Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne
di e con Marta Cuscunà
liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine
disegno luci Claudio “Poldo” Parrino
disegno del suono Alessandro Sdrigotti
realizzazioni scenografiche Delta Studios; Elisabetta Ferrandino
realizzazione costumi Antonella Guglielmi
co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto
Seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia
“Lo spettacolo È bello vivere liberi! ha segnato la prima tappa di un percorso che ha come filo conduttore il tema delle Resistenze femminili nel nostro paese. Durante la lotta di Liberazione, le giovani partigiane ebbero un’intuizione molto importante nel considerare la Donna come una risorsa fondamentale per la società.
Questa intuizione, che pure anticipava di molti decenni la nascita di un vero e proprio movimento femminista, aveva in realtà radici profonde nella storia del nostro paese già dalla seconda metà dell’Ottocento, anche se poco si sa di altri importanti tentativi di emancipazione femminile avvenuti in Italia già nel Cinquecento, immediatamente soffocati e dimenticati.
Con questo nuovo progetto teatrale Marta Cuscunà decide di dare voce alle testimonianze di alcune giovani donne che, in quel periodo, lottarono contro le convenzioni sociali, rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti dei dogmi della cultura maschile e di inventare un modello femminile alternativo a quello che da sempre gli uomini appiccicavano addosso all’altra metà dell’umanità.